I 15 migliori libri di fantascienza di sempre
La fantascienza è un genere letterario che nei decenni ha sempre goduto di una schiera di lettori fortemente appassionati, desiderosi di evadere dalla realtà per essere catapultati in mondi alternativi, tra personaggi alieni, in un universo distopico dove le regole sono sovvertite e tutto è possibile. Ogni anno escono molti nuovi romanzi di fantascienza, ma ce ne sono alcuni che rappresentano vere e proprie pietre miliari del genere, e come tali è quasi d’obbligo leggerli. Ecco di seguito la lista dei 15 migliori libri di fantascienza di sempre!
Trilogia della Fondazione – Isaac Asimov
Chi ama la fantascienza non può prescindere dalla “Trilogia della Fondazione” di un maestro assoluto del genere, Isaac Asimov. Successivamente la trilogia è stata allargata ed è diventata un vero e proprio ciclo: il “Ciclo delle Fondazioni” ovvero ben sette romanzi di fantascienza che l’autore ha scritto dal 1951 in poi. Tuttavia i primi tre – intitolati “Fondazione”, “Fondazione e Impero” e “Seconda Fondazione” – restano i più avvincenti. Tutto comincia quando Hari Seldon, psicostoriografo dell’Impero Galattico, grazie alle sue complesse equazioni matematiche riesce a prevederne il crollo di lì a 500 anni, scatenando di fatto una lotta per la sopravvivenza in un futuro che potrebbe essere dominato dal caos.
Fahrenheit 451 – Ray Bradbury
Molto noto al grande pubblico, “Fahrenheit 451″ è un romanzo di Ray Bradbury pubblicato nel 1953. Le vicende sono ambientate in un futuro imprecisato (che tuttavia è certamente posteriore al 1960) e in una società distopica dove possedere o leggere libri è proibito. Per questo motivo esiste addirittura un corpo speciale di vigili del fuoco incaricati di scovare e bruciare i libri (non a caso, il titolo fa riferimento a quella che secondo l’autore è la temperatura di accensione della carta).
Fanteria dello spazio – Robert A. Heinlein
“Fanteria dello spazio” di Robert A. Heinlein è un romanzo del 1959 che rappresenta un classico per chi apprezza in modo particolare il filone fantascientifico spaziale/militare. Il protagonista è Johnny Rico, giovane rampollo di una ricca famiglia che decide di arruolarsi come volontario nella fanteria spaziale. Qui Johnny dovrà fare i conti con la dittatura militare che domina il pianeta terra e lotta contro le civiltà aliene. Se la trama vi è familiare, è perché da questo libro è stato tratto il film “Starship Troopers”.
Solaris – Stanislaw Lem
“Solaris” di Stanislaw Lem è un romanzo del 1861 da cui nel 2002 è stato tratto l’omonimo film diretto da Steven Soderbergh. Ambientato a Solaris, pianeta di un sistema solare che non è lo stesso della terra, vede come protagonista principale lo psicologo Kris Kelvin, mandato in missione dalla terra. Dopo un lungo viaggio interstellare, Kelvin approda sulla stazione spaziale terrestre che si trova sospesa sull’Oceano di Solaris. Qui l’uomo incontrerà numerosi esseri antropomorfi tra cui la sua stessa moglie, suicidatasi anni prima.
Dune – Frank Herbert
“Dune” di Frank Herbert è stato pubblicato nel 1965 ed è il romanzo ideale per chi alla fantascienza chiede anche un certo approfondimento psicologico e antropologico, nonché la capacità di riflettere su tematiche complesse come la politica e l’ecologia. Ambientato in un futuro lontano che in realtà è un nuovo Medioevo (l’Umanità, infatti, ha rifiutato completamente la tecnologia) “Dune” narra le vicende di una Galassia dilaniata dai conflitti di potere. E vale la pena leggere tutto il ciclo di Dune, che comprende 6 romanzi scritti tra il 1965 e il 1985. Ovviamente, non perdetevi l’omonimo film (l’originale, però!).
Io sono leggenda – Richard Matheson
“I’m a legend” (Io sono leggenda) del pluripremiato scrittore americano Richard Matheson è probabilmente il romanzo di fantascienza da cui sono state tratte più trasposizioni cinematografiche. In un’angosciante ambientazione post-apocalittica, il protagonista Robert Neville è l’unico uomo rimasto su una terra ormai popolata dai vampiri. A trasformare gli essere umani in mostruose creature della notte è stato un misterioso batterio, ma Neville è deciso a trovare qualche superstite come lui. Da questo libro è stato tratto l’omonimo film con Will Smith.
1984 – George Orwell
“1984″ di George Orwell è un romanzo del 1949 ancora attualissimo grazie allo straordinario approfondimento socio-politico che lo caratterizza. Scritto al termine della Seconda Guerra Mondiale, risente moltissimo delle tragiche vicende che hanno caratterizzata il conflitto. Il romanzo è ambientato appunto nel 1984, quando, dopo una guerra nucleare, il mondo è diviso in regimi totalitari. Tra questi spicca la macro-nazione Oceania, di cui fa parte l’Inghilterra, il cui governo si ispira a una forma di socialismo radicale (chiarissima la denuncia del regime stalinista).
L’invasione degli Ultracorpi – Jack Finney
“L’invasione degli Ultracorpi” di Jack Finney è un romanzo del 1955 da cui l’anno dopo, nel 1956, è stato tratto l’omonimo film. La tematica principale rappresenta uno dei classici della letteratura fantascientifica, ovvero l’invasione degli alieni. Anche in questo caso, come in molti altri libri o film dello stesso filone, gli alieni sono in grado di assumere sembianze umane e per questo motivo riconoscerli è estremamente difficile. In una caratteristica, tuttavia, sono molto diversi dagli esseri umani: non sono in grado di provare alcun tipo di sentimento.
Neuromante – William Gibson
“Neuromante” è il primo romanzo di fantascienza di William Gibson, pubblicato nel 1984. Ancora oggi viene considerato la pietra miliare di un filone fantascientifico particolarmente amato e prolifico, ovvero quello del cyberpunk. Si tratta inoltre del romanzo che più degli altri ha reso noto il nome di Gibson; i due successivi – che assieme a “Neuromante” formano la “Trilogia dello Sprawl” – sono “Giù nel ciberspazio” (1986) e “Monna Lisa Cyberpunk” (1988), ma nessuno dei due ha raggiunto lo stesso successo del primo. Protagonista della saga è Case, un hacker che vive in Giappone e che cerca in ogni modo di trovare una cura per il suo sistema nervoso danneggiato, che non è più in grado di connettersi alla “Matrice”, ovvero la rete informatica globale. Ottiene la cura da un personaggio stranissimo, Armitage, che gli chiede un’ingente contropartita…
Cronache marziane – Ray Bradbury
“Cronache marziane” di Ray Bradbury, del 1950, non è un vero e proprio romanzo, bensì una raccolta di ben ventotto racconti di fantascienza che hanno un filo rosso comune, ovvero l’esplorazione e la colonizzazione del pianeta Marte. Identica è anche l’atmosfera apocalittica e l’ambientazione temporale, che corrisponde ai primi anni Duemila. Per quanto quest’opera di Bradbury (che è antecedente a “Fahrenheit 451″) sia certamente distopica e fantascientifica, in realtà focalizzarsi sul genere potrebbe essere controproducente, perché “Cronache marziane” è anche un’opera letteraria nostalgica, che proietta il genere umano in una dimensione futuristica che rappresenta una sorta di ritorno alle origini, al legame dell’uomo con la natura.
La macchina del tempo – Herbert George Wells
“La macchina del tempo” di Herbert George Wells è uno dei romanzi di fantascienza più datati tra le pietre miliari del genere, poiché è stato pubblicato per la prima volta nel 1895. Il concetto di macchina del tempo, che oggi potrebbe risultare abusato e per certi versi persino obsoleto (ovviamente solo in ambito letterario), in quegli anni era invece incredibilmente originale. Le vicende narrate sono ambientate alla fine dell’Ottocento e vedono come protagonista un eccentrico scienziato che confida agli amici di aver inventato una macchina in quarzo e avorio in grado di farlo viaggiare nel tempo. La sua prima meta è l’anno 802.701, che vede il genere umano diviso in due popoli dalla natura profondamente diversa: gli Eloi e i Morlocchi.
La guerra dei mondi – Herbert George Wells
“La guerra dei mondi” di Herbert George Wells è senza dubbio uno primi romanzi di fantascienza a ottenere un grande successo internazionale: capostipite del genere, è un libro datato (è stato pubblicato per la prima volta nel lontano 1897) che tuttavia è venduto e apprezzato anche nei giorni nostri, e non c’è amante della fantascienza che non lo conosca. La tematica è quella – per certi versi classica – dell’invasione extraterrestre, che sarebbe poi stata ampiamente declinata anche in numerosi romanzi del XX secolo. Nel libro di Wells, gli extraterrestri in questione sono i marziani, che raggiungono il pianeta terra a bordo di una meteora che precipita a sud di Londra, creando un profondo cratere.
Guida galattica per gli autostoppisti – Douglas Adams
Il romanzo di Douglas Adams, “Guida galattica per gli autostoppisti”, è la prova che il genere fantascientifico può essere anche umoristico. Pubblicato nel 1979, questo libro è il primo capitolo dell’omonima “trilogia in cinque parti”, come la definì ironicamente lo stesso autore. Il protagonista si chiama Arthur Dent, ed è un simpatico ragazzone che nelle prime pagine del libro si accorgerà della presenza in giardino di alcune ruspe gialle intenzionate a demolirgli l’abitazione per consentire la realizzazione di una nuova superstrada. Di lì a poco la stessa sorte toccherà al pianeta terra, la cui presenza nello spazio – come scopriranno amaramente gli umani – ostacola la viabilità interstellare.
Il mondo nuovo – Aldous Huxley
“Il mondo nuovo” di Aldous Huxley è un romanzo di genere distopico cinico e disincantato, pubblicato nel 1932. Si tratta di un’opera fururista non solo per l’ambientazione (ovvero l’anno di Ford 632, che corrisponde al nostro anno 2540), ma anche per tematiche incredibilmente attuali come le tecnologie della riproduzione, l’eugenetica (un cui primo progetto folle e ambizioso verrà intrapreso di lì a qualche anno da Adolf Hitler) e il controllo mentale.
I reietti dell’altro pianeta – Ursula Le Guin
“I reietti dell’altro pianeta” del 1974 è un romanzo di Ursula Le Guin, considerata di diritto una delle più grandi autrici di fantascienza statunitensi. Liberamente ispirato alla Guerra fredda tra Russia e Stati Uniti, il romanzo narra le vicende di due pianeti gemelli, Urras e Anarres, che pur prosperando alla luce dello stesso sole (Thau Ceti) sono agli antipodi dal punto di vista ideologico.
Che ne pensate di questa classifica dei migliori romanzi di fantascienza? Siete d’accordo anche voi oppure no? In ogni caso vi invito a lasciarmi i vostri suggerimenti nei commenti. Se invece siete amanti del genere fantasy, non perdetevi la lista dei 15 migliori libri fantasy di sempre.